CENTRO STUDI RICERCHE STORICHE
CITTÀ DELLA CAVA
Il Centro Studi Ricerche Storiche - Città della Cava è un organismo dell'Ente Sbandieratori Cavensi - Città di Cava de' Tirreni, nato nel 1988 per le attività di ricerca, studio e approfondimento per i settori Corteo Storico, Musici, Sbandieratori Seniores e Scuola di Bandiera Luigi Santoriello - a.f. 1988 , nonchè come riferimento di indirizzo per l'Associazione Giovani Sbandieratori Università della Cava - ASD.
Ancora oggi promuove l’identità dei due settori nel contesto storico di riferimento, oltre ad approfondire tematiche inerenti momenti e personaggi storici della città di Cava de' Tirreni.
È in collegamento con altri centri e associazioni interessate all’attività di studio e valorizza la memoria storica, promuovendo la diffusione della conoscenza e della fruizione del patrimonio culturale della città.
È costituito da studiosi ed appassionati delle tradizioni della Città di Cava de' Tirreni ed organizza annualmente convegni, incontri di studi e seminari sulla storia della città di Cava de' Tirreni.
Tra i rami di ricerca peculiari si annoverano lo studio araldico e topografico delle antiche insegne gentilizie cittadine e le origini della figura dello sbandieratore nella città di Cava.
Le tradizioni religiose e guerriere di Cava
Dagli studi di Salvatore Milano e del Centro Studi è stato dato alle stampe nel 1988 il volume "Le tradizioni religiose e guerriere di Cava rievocate nella Festa di Castello"; pubblicazione voluta dall'Ente Sbandieratori Cavensi - Città di Cava de' Tirreni (Italia) - Stampa Tipografia De Rosa & Memoli 1988, 136 pagine, formato cm.15 x 21.
All'interno del testo, Salvatore Milano ha esposto le motivazioni che si trovano alla base della Festa, esprimendo nuove e stimolanti considerazioni sull’autonomia demaniale della Città, per secoli predominata da una diffusa presenza feudale.
Inoltre, allegando una serie di documenti inediti, lo studioso ha percorso un excursus riguardo gli eventi bellici del Regno di Napoli, durante i quali i nostri antenati si distinsero per intraprendenza, sagacia, e devozione alla causa spagnola.
Tale deferenza fece meritare a Cava l’appellativo di «fedelissima», oltre a numerosi privilegi che le consentirono di promuovere un invidiabile sviluppo civile ed economico.
Grazie alle scrupolose ricerche condotte da Salvatore Milano, riguardo le insegne gentilizie e le tradizioni di Cava all'epoca aragonese, sono stati successivamente disegnati e confezionati costumi e bandiere di foggia rinascimentale, che riproducono fedelmente gli stemmi delle famiglie quattrocentesche e dei vari casali che all'epoca costituivano la città.
Nel 1988, dalla consultazione di antichi manoscritti e con l'aiuto di molte testimonianze conservate nelle antiche chiese cittadine, Salvatore Milano ha avuto l'opportunità di riscoprire circa 50 stemmi, con riferimenti a simboli, colori e descrizioni delle famiglie di appartenenza.
Il lavoro di stesura, regolarmente schedato, approfondisce le radici storiche riguardo i costumi dell'epoca, che ancora oggi sono indossati dai figuranti del Corteo Storico, dai Musici e dagli Sbandieratori dei due gruppi, Cavensi e Giovani Sbandieratori Università della Cava.
Questi ultimi, quindi, impersonano i personaggi di rilievo dell'epoca e le gesta di un popolo fiero di un legame indissolubile con la casa d'Aragona.
Con il trascorrere del tempo, il volume di Salvatore Milano è diventato punto di riferimento per la definizione dell'identità di ogni realtà storica della città, divenendo così volume fondamentale della bibliografia cittadina.
La ricerca araldica e topografica
Una precisa delimitazione del territorio di Cava si rileva dal catasto onciario, compilato verso il 1752 (Archivio Storico Comunale, classe XIII, sez. II), all'interno del quale il Distretto Corpo annoverava, oltre al Corpo di Cava, anche Dragonea (con i casali di Jaconti, Vallone, Tresara e Raccio), Benincasa, Raito, Albori, Fondi e Cetara.
1. Portainsegne dell'Università
2. Gonfaloniere del Distretto
3. Alfiere della famiglia D'Aulisio
4. Alfiere della famiglia Perrelli
5. Alfiere della famiglia Gagliardi
6. Alfiere della famiglia De Cesare
7. Tamburino
8. Trombettieri
Al Distretto di Mitigliano apparteneva S. Cesareo (comprendente Cesinola, Casa Costa, Casa David e Casa Campanile), Vetranto, Molina, Vietri con la marina e i villaggi, L'Anna (Maddalena), Casaburi, Dupino, SS. Quaranta, Marini, Alessia e Arcara.
Il Distretto di S. Adiutore comprendeva la parte orientale del Borgo (a partire dalla chiesa di S. Francesco di Paola o S. Maria dell'Olmo a S. Vito), Pregiato, e il cosiddetto Casale di S. Adiutore, ossia gli odierni villaggi di S. Pietro e l'Annunziata, formati dai casali Adinolfi, Genovese, Rocca, Cafari, Sparani, Galise, Cosa (Croce), Ferrari, Vitale, Iovene, Dei Rosi, Dei Grimaldi, De Falco, Abenante, Franco, Grisi, Sala, Orilia e Piè la Selva.
1. Portainsegne dell'Università
2. Gonfaloniere del Distretto
3. Alfiere della famiglia Atenolfi
4. Alfiere della famiglia De Rosa
5. Alfiere della famiglia Giovene
6. Alfiere della famiglia Vitale
7. Tamburino
8. Trombettieri
Al Distretto di Passiano apparteneva la parte occidentale del borgo, i Pianesi, S. Arcangelo (comprendente Casa Longo e Licurti), Passiano e S. Lucia con l'Agro che oggi forma il villaggio di S.Anna.
1. Gonfaloniere del Distretto
2. Alfiere della famiglia De Curtis
3. Alfiere della famiglia De Pisapia
4. Alfiere della famiglia Genoino
Cavensi, sinonimo di "memoriale"
Dalla ricerca storica alla cultura di una corretta trasmissione delle conoscenze e della memoria
Un'accurata ricerca di documenti ed il recupero minuzioso di immagini hanno potuto determinare l'esatto riscontro temporale della nascita della prima formazione coordinata di sbandieratori nella città di Cava de' Tirreni.
Sono stati poi pubblicati, rispettivamente il 2 giugno e il 2 luglio 2016, due video sul canale YouTube del "Centro Studi Ricerche Storiche Città della Cava", al fine di trasmettere alle nuove generazioni una prova documentata sulle origini dei primi alfieri sbandieratori, che hanno contribuito alla crescita di un'attività di interesse storico, culturale ed educativo nella città di Cava.
All'interno dei video, già oggetto di numerose visualizzazioni, è ben evidente la partecipazione del pubblico, sia in occasione della cerimonia di Benedizione dei Festeggiamenti del SS. Sacramento, tenutasi in piazza V. Emanule III (piazza Duomo) nella giornata del 17 giugno 1971 e sia in occasione del "Carosello” di domenica 20 giugno 1971, presso lo stadio comunale "Simonetta Lamberti".
Di seguito l'ordine di ingresso in campo dei figuranti:
Nello "Spettacolo di Corte" si esibiscono giocolieri, popolani, saltimbanchi, mangiafuoco, danzatrici, acrobati ed altri figuranti che partecipano alla rappresentazione.
Inoltre vi è l’esibizione di sparo dei gruppi Trombonieri e quella degli Sbandieratori Monte Castello Cava.
-Gruppo Trombonieri SS. Sacramento,
-Gruppo Trombonieri Senatore,
-Gruppo Trombonieri S. Anna,
-Gruppo Trombonieri Croce,
-Corteo Storico delle Città di Raito, Vietri e Cetara,
-1° Gruppo Alabardieri,
-Sbandieratori Monte Castello Cava,
-2° Gruppo Alabardieri,
-Corteo Storico, Balestrieri e Sbandieratori di Gubbio,
-3° Gruppo Alabardieri,
-Corteo Storico di Maria Pisani,
-Corteo Storico del Comitato Monte Castello,
-Corte del Sindaco Onofrio Scannapieco.
DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO:
Comitato Monte Castello - Cava (stralci verbali):
-Consiglio Direttivo n.89
del 9.11.1970,
-Consiglio Direttivo n.91
dell’11.1.1971,
-Consiglio Direttivo n.93
del 3.3.1971,
-Consiglio Direttivo n.95
del 3.5.1971,
-Assemblea straordinaria n.16
del 25.7.1971.