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CORTEO STORICO, MUSICI E SBANDIERATORI

Il Corteo storico, i Musici e gli Sbandieratori Cavensi, costituiscono uno dei settori di riferimento dell'Ente.

Questi hanno nel tempo rinnovato i loro costumi secondo le fogge rinascimentali, ornandoli, insieme alle bandiere, di circa quaranta insegne gentilizie, mediante elementi caratteristici delle antiche famiglie cavesi protagoniste degli avvenimenti cittadini dell' epoca aragonese e di quella spagnola. 

Gli sbandieratori, in particolare, sono gli eredi degli antichi alfieri che in epoca rinascimentale erano al servizio dell'Università della Cava.

Gli sbandieratori traggono origine dai componenti del gruppo Sbandieratori Monte Castello Cava, sorto il 17 giugno 1971 ad opera del Comitato della Sagra di Monte Castello, popolarmente conosciuta come "Festa di Castello di Cava de' Tirreni."

Corteo storico, musici e sbandieratori Cavensi - arte, tradizione, storia, folklore - 346 sec.

"La libertas demaniale, da un punto di vista storico in senso stretto, è senz’altro il più cospicuo e caratterizzante dell'intera storia di Cava. Essa rivive, è vero, attraverso gli sbandieratori, eredi più che legittimi degli alfieri quattrocenteschi dell'Università, del periodo in cui la libertas fu più energicamente riaffermata e difesa, all'ombra della Corona, contro le pretese feudali. Ma è altrettanto vero, tornando alle origini del nostro discorso, che quello degli sbandieratori, oggi come oggi, è l’elemento più spettacolarmente, e perciò esteriormente, legato all’immagine ed all’effimero, quantunque a Cava si sia avuta l'accortezza e l'eleganza d'irrobustirlo con una ricerca araldica di stemmi familiari che conferiscono anche all'immagine una dignità storica tutt'altro che trascurabile. Ed è perciò istruttivo e lodevole che proprio dall'associazione degli sbandieratori venga oggi questa richiesta, a cui Milano ha fornito una vigorosa risposta documentaria, di scavare nel passato cittadino per ricercare quello che c'è di permanente dietro l'effimera autonomia di deliberazione e di comportamento."

[Raffaele Colapietra - Presentazione al testo di Salvatore Milano, Le Tradizioni religiose e guerriere di Cava rievocate nella Festa di Castello - giugno 1988].

Lo spettacolo

Lo spettacolo degli Sbandieratori Cavensi proietta lo spettatore in un’atmosfera d’altri tempi.

Le esibizioni degli alfieri, in gruppo, in coppia o singole, esaltano l’armonica unione dei corpi in movimento con una o più bandiere, accompagnati da musiche di ispirazione medioevale, eseguite da timpani e chiarine. Tali esercizi si trasformano in un affascinante spettacolo coreografico, arricchito ancor di più dai fastosi costumi e dalle aggraziate movenze dei figuranti del corteo storico.

L’esibizione, che ha durata variabile a seconda del tempo e dello spazio a disposizione, si apre con una coreografia di benvenuto che riproduce l’omaggio reso dagli alfieri dell’epoca ai notabili e alle dame. Successivamente, si prosegue con le evoluzioni eseguite da uno, due, quattro o più figuranti, con una o più bandiere, fino ad un massimo di sette, nello spettacolo del singolo. La difficoltà di esecuzione dell'esibizione aumenta proporzionalmente al numero delle bandiere adoperate.

Le origini del giuoco della bandiera

È estremamente difficile stabilire una data esatta per l'origine del giuoco della bandiera.

 

L'uso della bandiera, sia come emblema di guerra che come segno di giubilo in momenti di pace e di cerimonie festose, risale già al tempo degli Assiri e dei Babilonesi, ed è presente in molte civiltà, quali l'Islam, il Giappone e la Cina. Forte impulso vi fu dato in Europa nel Medioevo, ove i cortei religiosi e civili, i tornei, le giostre e i palii, furono caratterizzati dal gioco di variopinti drappi e vessilli, riportanti le effigi di santi, di armi e stemmi araldici. Le corporazioni annoverano un alfiere e un aiuto alfiere, con il compito di eseguire la sbandierata durante manifestazioni e cerimonie.

Nel Seicento furono pubblicati dei testi che descrivevano la tecnica ed i movimenti dell'uso della bandiera; questi costituiscono ancora oggi la base di riferimento per gli sbandieratori. La riproposta di queste esibizioni spettacolari ha avuto una nuova fioritura nella seconda metà del Novecento, con finalità storico-culturali ed educativo - sportive.

L'uso di bandiere nella Università della Cava

​Fin dal sec. XV, come si rileva da documenti notarili, nelle pubbliche manifestazioni si faceva uso di bandiere, con le insegne dei sovrani e dell’Università [della Cava]. Ed infatti il 23 aprile 1494, poiché gli eletti, a spese dell’Università, avevano armato una galera a servizio del re, sotto il comando di Andrea Longo, figlio del capitano Giosuè, deliberarono di pagare la spesa occorsa per le bandiere che la ornavano. (AC, prot. notaio Pietro Paolo Troise, 1494, n. 24, f. 207 v.). 

Nel 1501, allorché il Regno, per un breve tempo, passò sotto la sovranità di Luigi XII di Francia, il notaio Ettore Mangrella così intestava il suo protocollo: Regnum Domini nostri Regis Loisii, Rex Francorum etc., anno primo, die XVIII praesentis mensis iunii, Regis huius Regni: et eodem de fuerunt alzatae eius banderiae in haec civitate Cavae pro eius parte et nomine (AC, prot. n. 45, f. 99).

Ma il 9 maggio 1503, essendosi affermate vittoriosamente a Cerignola le armi di Ferdinando il Cattolico, il sindaco Paolo Castaldo e gli eletti riuniti nella Chiesa di S. Giacomo deliberarono che domani che so li dieci dy del presente, se abiano con lo nomo di Dio da alzare lle bandiere delle Catholichessime Majestà Re et Regina de Spagna, con quelle debite sollepnitati che in tale acto accascano; et domani habiano da andare li Sindaci per dicta Università eletti ad trovare lo Illustrissimo Gran Capitaneo, et ad quello dare lo debito ligio omaggio et juramento de fidelità per nomo et parte delle dicte Catholichessime Majestà Re et Regina. (AC, prot. notaio Matteo Troise, 1502-3, n. 32, f. 134 v.)."

​[Salvatore Milano, Le Tradizioni religiose e guerriere di Cava rievocate nella Festa di Castello, nota 13 pagg. 33 e 34 - giugno 1988].

17 giugno 1971, Sbandieratori Monte Castello CAVA,

la prima formazione organizzata a Cava de' Tirreni

Una scrupolosa ricerca di elementi e di documenti ha permesso di determinare il periodo storico della nascita del primo gruppo coordinato di Sbandieratori a Cava de' Tirreni. 

Il 4 giugno 2016, a distanza di 45 anni, sul canale Youtube "Sbandieratori Cavensi Official", è stato pubblicato un video nel quale si  ripercorre la cerimonia di Benedizione dei Festeggiamenti del SS. Sacramento di giovedì 17 giugno 1971, in piazza V. Emanuele III (piazza Duomo).

Nel corso del video è possibile ammirare gli sbandieratori del Comitato Festeggiamenti Monte Castello di Cava de' Tirreni, al loro primo impegno ufficiale. Inoltre vengono annoverati anche alcuni stralci di verbali dello stesso Comitato, dove sono riportate le decisioni adottate in quell'anno per la creazione e l'allestimento del nuovo gruppo. 

Altre immagini che ritraggono il gruppo durante la giornata di domenica 20 giugno 1971 sono state pubblicate sullo stesso canale il 2 luglio 2016.

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